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Leggere il valore di una resistenza elettrica

Un resistore è un componente elettrico il cui scopo è quello di creare una resistenza elettrica.

La caratteristica che differenzia i resistori è, quindi, il valore della resistenza creata.

Un’altra caratteristica fondamentale dei resistori è data dalla quantità di watt che riescono a dissipare. Per scoprire come riconoscerla clicca qui.

Per facilitare la vita agli utilizzatori è stato creato uno standard attraverso il quale è possibile determinare il valore della resistenza semplicemente interpretando le bande stampate sul resistore, senza la necessita di misurare ogni singola resistenza con il multimetro.

Le bande presenti sono di diverso colore, ogni colore corrisponde ad un numero o ad una specifica proprietà.

Sulle resistenze si può trovare un diverso numero di bande, da un minimo di 3 ad un massimo di 6. Ogni banda in più aumenta il numero di “dettagli” che sappiamo riguardo al resistore.

Grazie alle bande possiamo dedurre il valore della resistenza, la precisione e, nel caso delle 6 bande, il coefficiente di temperatura.

La precisione non sarebbe altro che l’errore possibile della resistenza. Essendo create in maniera automatizzata le resistenze non sono precise al 100%, ma anzi hanno un valore che oscilla di una certa percentuale dal valore obiettivo. Se per esempio abbiamo una resistenza da 100 Ohm con un precisione (anche detta tolleranza) del 10% allora il valore potrà oscillare tra 90 e 110 Ohm, rispettivamente il -10% e il +10%.

Detto questo, ecco la tabella per far corrispondere i colori ai valori.

Colore Cifra Moltiplicatore Precisione Coeff di temp
Nero 0 10^0  200 ppm/K
Marrone 1 10^1 ±1%  100 ppm/K
Rosso 2 10^2 ±2%  50 ppm/K
Arancio 3 10^3  15 ppm/K
Giallo 4 10^4  25 ppm/K
Verde 5 10^5  ±0.5%
Blu 6 10^6  ±0.25%  10 ppm/K
Viola 7 10^7  ±0.1%  5 ppm/K
Grigio 8 10^8  ±0.05%
Bianco 9 10^9
Oro  0.1 (10^-1)  ±5%
Argento  0.01 (10^-2)  ±10%

Per ottenere un valore non dobbiamo far altro che leggere le cifre (i resistori possono essere a 2 o a 3 cifre, le cifre si trovano sempre nei primi posti) e moltiplicarle per il moltiplicatore (che si trova subito dopo le cifre).

Il problema più rilevante che possiamo incontrare durante la determinazione di un valore riguarda il senso di lettura delle bande. Non si riesce, infatti, a distinguere l’inizio dalla fine e spesso ci potremmo ritrovare a leggere la resistenza al contrario. In alcuni casi potreste rendervi conto del vostro errore semplicemente incappando in colori come l’oro e l’argento nelle bande riservate alle cifre e colori come il nero, l’arancio, il giallo e il bianco in quelle della precisione. Se riuscite comunque a determinare un valore ma quest’ultimo è inconsueto, provate a rileggere la resistenza al contrario, potrebbe essere quello il problema.

Un ultimo consiglio: se avete comprato un gruppo di resistenze tutte dalla stessa precisione, prendete nota del colore della banda riservata ad essa ed utilizzatela per decidere il giusto senso di lettura!

 

Resistenze a 3 bande

Iniziamo dalle resistenze più facili da leggere, quelle a 3 bande. Le bande presenti su queste resistenze sono quelle “essenziali” che ritroviamo su tutti i resistori.

Questi resistori mancano della banda riservata alla precisione, possono e devono essere trattati come resistenze a 4 bande in cui si conosce la precisione a prescindere, infatti, secondo lo standard, quando la banda riservata a quest’ultima non c’è la tolleranza è del 20% (sono quelle con più errore).

Le bande che indicano le cifre sono le prime due, mentre quella per il moltiplicatore è la rimanente.

Purtroppo non ho immagini a disposizione per poter fare un esempio, immaginiamo allora una resistenza con i seguenti colori: marrone – nero – arancio.

Marrone e arancio sono i colori corrispondenti, rispettivamente, alle cifre 1 e 0. L’arancio rappresenta il moltiplicatore 10^3. Accostiamo le cifre e moltiplichiamole per il moltiplicatore, avremo un valore di 10.000 (10*10^4). La nostra resistenza sarà quindi da 10kOhm con una precisione del 20%.

 

Resistenze a 4 bande

Passiamo ora alle resistenze più comuni. Come già detto, la differenza con i resistori descritti in precedenza è la presenza della banda per la precisione. In genere questa assume colorazione oro o argento (gli altri colori sono utilizzo sopratutto per i resistori a 5 o 6 bande), che indicano, rispettivamente, un errore del ±5% e ±10%.

Resistenza a 4 fascePrendiamo la resistenza in foto (dissaldata da una vecchia scheda elettronica), ha le bande color verde, blu, arancio e argento (anche se quest’ultimo non si vede bene).

I primi due colori stanno per le cifre, il terzo è il moltiplicatore e il quarto è la precisione. Poiché l’argento indica una precisione del 10%, otteniamo, seguendo lo stesso metodo utilizzato per le resistenze a 3 bande, un valore di 56kOhm con un errore del 10% (che sarebbe corretto scrivere 56kOhm±10%).

 

Resistenze a 5 bande

Le resistenze a 5 bande introducono un terzo posto per una cifra, rendendo possibile avere valori più “precisi” in quanto possono essere create, per esempio, resistenze da 123 o 586 Ohm (con 3 cifre diverse nei primi 3 posti). L’introduzione della terza cifra ha però reso indispensabile l’utilizzo dei colori argento e oro (anche se quest’ultimo era già utilizzato) come moltiplicatori per la determinazione di valori molto piccoli. Sarebbe stato impossibile determinare, infatti, valori come 1 Ohm o 10 Ohm.

Resistenze 5 bande

Scusate per la foto non proprio di ottima qualità ma l’importante è che servi al suo scopo.

La prima resistenza in foto è proprio quella da 1 Ohm.

Individuare il senso di lettura è un po’ difficoltoso, in quanto abbiamo una banda marrone su entrambi i lati. Guardiamo allora la seconda banda, in questo caso dovrebbe essere o argentata o nera. Poiché argentata non può essere (l’argento ha solo valore di precisione o di moltiplicatore) sarà sicuramente la banda nera ad indicare la seconda cifra.

Di conseguenza il valore è determinato dai colori marrone – nero – nero con il moltiplicatore argentato che corrispondono a 100*0.01 = 1 Ohm. La precisione sarà dell’ 1%.

Nel secondo caso, abbiamo una resistenza con agli estremi una banda rossa e una marrone. Poiché so con certezza che i miei resistori hanno la precisione dell’ 1% e quindi finiscono con la banda marrone, conosco già il senso di lettura.

Il valore calcolato sarà di 220 Ohm (220 * 10^0).

Un piccolo accorgimento: ne la banda iniziale ne la finale può essere di colore nero, nel primo caso perché il valore non può iniziare con uno 0, nel secondo perché il nero non esprime nessuna precisione.

 

Resistenze a 6 bande

Con le resistenze a 6 bande abbiamo “in più” le informazioni sul coefficiente di temperatura. Quest’ultimo è un dato indicante la variazione della resistività in base alla temperatura del resistore.

La banda che riguarda questo elemento è l’ultima, di conseguenza possiamo trattare queste resistenze come quelle a 5 bande per determinare il loro valore e la loro precisione. Facendo poi corrispondere il colore dell’ultima banda al valore espresso nella tabella sopra, otteniamo il coefficiente di temperatura della resistenza.

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